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Sulla pagina Facebook “Spotted” gli studenti del liceo classico Asproni di Nuoro schedavano e insultavano gli studenti omosessuali della propria scuola.
Nomi, cognomi, dettagli sulle frequentazioni, parentele e insinuazioni. E’ l’ennesimo episodio di omofobia, stavolta in Sardegna, ancora in una scuola, nascosto come fin troppo spesso accade sotto la maschera dei pettegolezzi e del gioco. La reazione della scuola, preside compreso, non si è fatta attendere. Indignati, studenti e docenti hanno condannato quanto successo e hanno indetto per oggi un’assemblea straordinaria.
“Le scuole dovrebbero essere luoghi di inclusione e crescita, spazi in cui educarsi ad una cultura democratica che consideri le differenze una ricchezza e non una minaccia. Troppo spesso però è proprio tra i banchi, nelle aule che l’omofobia, la xenofobia e i peggiori fenomeni discriminatori trovano spazio per nascere e diffondersi. Quanto successo al liceo classico di Nuoro – dichiara Carmen Guarino dell’Unione degli Studenti – non fa che confermare il dato che la scuola italiana è tuttora impregnata di una cultura patriarcale ed eteronormata.” Positiva è senz’altro la reazione, immediata, della scuola e del preside; serve contrastare però quotidianamente il fenomeno dilagante del bullismo omofobico e lesbofobico e una cultura che giustifica e istiga alle discriminazioni.
“Bisogna ripartire dalla qualità della scuola pubblica; questa, distrutta dalle politiche di tagli indiscriminati di questi anni e dalla volontà politica di dismetterla, non ha bisogno di essere riqualificata con le parole ma ha bisogno innanzitutto dei fondi e degli strumenti per poter essere un presidio democratico sul territorio. A ciò che è successo oggi deve seguire una risposta più ampia e politica, occorre innanzitutto dotare le scuole, le università, la docenza tutta, gli studenti e le studentesse degli strumenti necessari per contrastare questi fenomeni: consigliera di parità, comitato unico di garanzia, assemblee tematiche, sportelli di assistenza, corsi di formazione per l’intero apparato scolastico.”
Unione degli Studenti
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