partire dal 28 giugno, sarà finalmente eliminato l’obbligo di indossare le mascherine all’aria aperta. Si tratta di una notizia incoraggiante, segno infatti che la situazione sta anche se lentamente miglioramento. Si tratta di una notizia che tutti hanno accolto in modo positivo a braccia aperte, dopo oltre un anno infatti dall’inizio della pandemia per tutti indossare la mascherina sta diventando un vero e proprio peso. Arriverà il momento in cui sarà possibile togliere le mascherine anche al chiuso? Questa è la domanda che molte persone si pongono, soprattutto i bambini e i ragazzi che nel mese di settembre avranno la possibilità di tornare sui banchi di scuola, con molta probabilità al 100% in presenza.
Le mascherine a scuola, sì o no?
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha affermato che “andando avanti con le vaccinazioni si arriverà progressivamente anche a togliere le mascherine all’interno”, ma non si è sbilanciato su una possibile data. Impossibile secondo Sileri anche fare delle previsioni. È necessario attendere almeno l’inizio dell’autunno per capire se la campagna vaccinale sta procedendo nel verso giusto e se ci sono delle problematiche da prendere in considerazione a causa delle varianti.
Se le varianti non avessero fatto la loro comparsa ci sarebbe senza dubbio stata una situazione di maggiore certezza, ma le varianti sono purtroppo in questo momento una realtà e un rischio, ed è bene quindi cercare di essere cauti. È comunque plausibile che ad un certo punto i ragazzi potranno togliere la mascherina mentre si trovano sui banchi di scuola, ma mantenendo sempre il distanziamento sociale necessario. La mascherina potrebbe essere invece necessaria in tutte quelle occasioni in cui il distanziamento non è possibile, come ad esempio durante la ricreazione. Per il momento si tratta comunque solo di ipotesi. Solo tra qualche mese si avranno indicazioni precise, in base all’andamento epidemiologico.
L’importanza della vaccinazione secondo i pediatri
Ovviamente è fondamentale che la campagna vaccinale prosegua non solo per le persone adulte ma anche per gli adolescenti. Il segretario nazionale alle Attività Scientifiche ed Etiche della Fimp Mattia Doria ricorda che le varianti possono diffondersi laddove il vaccino non è stato somministrato, quindi in questo momento proprio tra i più giovani. I più giovani non si ammalano in modo grave quanto gli adulti, per fortuna, ma possono diffondere il virus tra le persone anziane, tra le persone fragili, tra coloro che non sono ancora pienamente immunizzati, tra coloro che non possono vaccinarsi per i più disparati motivi.
Proprio per questo motivo secondo i pediatri è importante che gli adolescenti siano vaccinati quanto prima, un atto di responsabilità questo nei confronti di tutta la comunità, un atto di responsabilità che potrebbe aiutare a bloccare anche le varianti e che potrebbe quindi far sì che sia davvero possibile tornare a settembre in totale sicurezza sui banchi di scuola e magari senza le tanto odiate mascherine a coprire il volto. Ovviamente i vaccini non sono l’unico elemento da prendere in considerazione. È importante infatti anche rendere più sicuri gli spostamenti sui mezzi pubblici, garantendo più mezzi e quindi un numero maggiore di corse. Inoltre è importante rendere sempre più efficiente il tracciamento dei casi sospetti e degli eventuali contagi, in modo da poter bloccare sul nascere ogni possibile diffusione del virus.