Le cause primarie di questo fenomeno sono da ricercarsi non solamente nella personalità del giovane bullo, ma anche nei modelli familiari sottostanti, negli stereotipi imposti dai mass- media, nella società di oggi a volte disattenta alle relazioni sociali.
L’enorme eco che gli episodi di bullismo hanno ottenuto in quest’ultimo anno sui mass-media segnala la diffusione, nell’opinione pubblica, di una crescente consapevolezza del problema.
È di fondamentale importanza, infatti, che tutti riconoscano la gravità degli atti di bullismo e delle loro conseguenze per la crescita sia delle piccole vittime, che nutrono una profonda sofferenza, sia dei piccoli prevaricatori, che corrono il rischio di intraprendere percorsi caratterizzati da devianza e delinquenza. Da non sottovalutare la causa più importante: una libera scelta incondizionata e consapevole da parte del prevaricatore di danneggiare il compagno.
In analogo alla modernizzazione della scuola, si modernizzano le soluzioni dei pedagoghi. Vittorino da Feltre preferiva non andare alle punizioni corporali, ma solo nel settecento con l’ illuminismo e la pubblicazione di Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, si ispirarono a un nuovo approccio gli insegnanti. Oggi si ricorre soprattutto a sospensioni brutti voti e bocciatura, in altri paesi extraeuropei sono comuni le soluzioni dei castighi corporali.