Contratto collettivo nazionale quadro

Contratto collettivo nazionale quadro sui nuovi comparti di contrattazione: la direttiva contestata da tutti i sindacati

Si è aperto lunedì 19 all’Aran il tavolo di trattativa sui nuovi comparti e aree di contrattazione con le Confederazioni rappresentative.

Il Commissario dell’Aran dott. Naddeo ha illustrato i contenuti dell’Atto di indirizzo inviato dal ministro Brunetta, mettendo in evidenza l’inderogabilità delle scelte fatte dal Governo con il Decreto legislativo 150/09 che riduce a 4 i comparti di contrattazione con le corrispondenti aree dirigenziali.

Si tratta, secondo il Commissario, di un processo di semplificazione necessario con il quale riordinare definitivamente la materia contrattuale aggregandola su 4 macro contratti.

E’ stato chiarito come due dei quattro comparti previsti sono destinati uno agli Enti locali ed uno alla Sanità, mentre gli altri due restano disponibili per le Amministrazioni centrali e la Scuola.

Proprio sulla Scuola l’atto di indirizzo fa un riferimento specifico alla sua peculiarità in termini numerici (1.200.000 addetti), tale da impedire aggregazioni con altri comparti numerosi senza determinare forti squilibri.

E’ stata quindi data la parola ai rappresentanti delle Confederazioni sedute al tavolo.

Per la CGU erano presenti il Presidente prof.ssa Dora Liguori e il Segretario Generale prof. Alessandro Ameli.

Ameli è intervenuto sugli aspetti generali e su alcune questioni specifiche che l’operazione sui comparti finirà per determinare, mettendo in evidenza come questa scelta del Governo di riduzione dei comparti e delle aree di contrattazione non porterà i benefici di semplificazione che lo stesso governo si prefigge, mentre sicuramente porterà vantaggi in termini di esclusività della rappresentanza ad alcune Organizzazioni sindacali con buona pace del pluralismo sindacale e l’estinzione definitiva di molte sigle del sindacalismo autonomo.

Nel specifico delle questioni Ameli ha rappresentato che la specificità del comparto dell’AFAM è stata sancita da una legge del parlamento la 508/99, legge che il decreto legislativo 150/09 non ha abrogato e che non potrà essere l’Accordo Quadro ad abrogare.

Ameli ha poi posto in evidenza come vi sia un plateale conflitto tra l’impostazione data dal D.L.vo 150 alla questione della rappresentatività sindacale, congelata per legge fino al 2012 per tutti soggetti attualmente rappresentativi, e le disposizioni del decreto Milleproroghe che consente (ai soli fini della determinazione del 51% necessario per la firma dei contratti) una evidente rideterminazione delle percentuali della rappresentatività dopo la costituzione dei nuovi comparti, secondo Ameli si è di fronte ad una questione rilevante ben difficile da sciogliere e portatrice di numerosi strascichi anche giudiziari.

Il problema della rappresentanza si accentua poi nella misura in cui i contratti di comparto si declineranno in sezioni corrispondenti agli attuali comparti di contrattazione, dove per effetto del “Mille Proroghe” le Organizzazioni sindacali presenti a pieno titolo a quei tavoli vedranno totalmente stravolta la loro percentuale di rappresentatività.

Secondo Ameli l’Atto di indirizzo è carente e va rivisto, deve farsi carico di questi problemi e dare indicazioni univoche, deve altresì fare estrema chiarezza sul principio di omogeneità invocato nella costituzione dei nuovi comparti, come pure rivedere la richiesta di aggregazione del personale delle Regioni alla Sanità, operazione tecnicamente impraticabile e che determinerebbe comunque una riapertura delle procedure di misurazione della Rappresentatività sindacale sconvolgendo, modalità e tempi dell’eventuale accordo.

Ameli ha ricordato al Commissario come sia necessario che si diano indicazioni chiare e definitive per la costituzione di una sezione professionale autonoma del personale docente, stante la previsione di specificità chiaramente definita dal Decreto legislativo 150/09, in forza della quale proprio il personale docente della Scuola, delle Accademie e Conservatori, i Ricercatori e i Tecnologi sono stati esclusi dalla applicazione dei sistemi di misurazione meritocratica previsti per tutto il restante personale della scuola e del Pubblico Impiego.

Infine sulla richiesta avanzata dalla CGIL di iniziare le procedure di calendarizzazione delle elezioni RSU a novembre, Ameli ha ribadito come la disposizione legislativa imponga prima la costituzione dei nuovi comparti sulla base dei quali andrà fatta l’indizione delle elezioni RSU e la procedura per la calendarizzazione del voto non può certo precedere la costituzione dei nuovi comparti.

In conclusione d’ incontro il dott. Naddeo recependo le indicazioni emerse dal tavolo soprattutto in ordine alla impossibilità dello scorporo del personale delle Regioni e della sua aggregazione alla Sanità ha dichiarato che si farà carico della questione, che dovrà essere sottoposta alla Conferenza Stato Regioni la quale però dopo le elezioni amministrative non si è ancora ricostituita.

Il Commissario si è impegnato a riconvocare il tavolo di trattativa entro dieci giorni per proseguire il confronto sulle questioni aperte.