Un modo diverso per raccontare la dislessia, attraverso il linguaggio universale delle immagini in celluloide: l’Asp Catania, grazie al lavoro dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile (Npi) Ct 2 – Gruppo provinciale Dsa (Disturbi specifici di apprendimento) – ha organizzato oggi pomeriggio, mercoledì 22 dicembre, a partire dalle 16.30, nella sala convegni del Palazzo della Cultura (via Museo Biscari 5), un incontro in cui è stato proiettato il cortometraggio “In un mare di parole” (regia Salvo Campisano).
Dopo i saluti del direttore generale Asp Catania Giuseppe Calaciura, del direttore sanitario Domenico Barbagallo e del direttore amministrativo Giovanni Puglisi, l’introduzione è stata affidata al direttore Uoc (Unità operativa complessa) Attività territoriale Npi Rosanna Correnti e alla responsabile Uonpi Ct 2 Anna Fazio. «La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che riguarda almeno il 5% della popolazione scolastica etnea – ha detto Calaciura – eppure se ne parla ancora troppo poco e, soprattutto, poco si fa per individuare e aiutare gli alunni con tali disturbi. Dobbiamo fare passare un messaggio chiare e forte: la dislessia non è un handicap, la dislessia – quel disturbo che si manifesta con un’evidente difficoltà nel leggere e nello scrivere, provocata dall’incapacità di riconoscere le parole – si cura facilmente e non lascia segni; anzi, spesso chi è stato dislessico da bambino ed è stato curato, risulta avere una intelligenza più acuta del normale».
Il progetto “Come in un film..un modo diverso per raccontare la dislessia” è stato presentato dalla coordinatrice Gruppo provinciale Dsa dell’Asp Catania Marinella Laudani: all’incontro ha partecipato anche l’attrice siciliana Mariella Lo Giudice che per l’occasione ha letto alcuni brani sul tema.
La seconda parte del pomeriggio, a partire dalle 18.00, comincerà con la relazione del responsabile Centro per la Dislessia Asl Roma Roberto Iozzino su “La Dislessia oggi”, seguiranno gli interventi programmati.
L’iniziativa è stata patrocinata anche dal Comune di Catania, da Aid (Associazione italiana dislessia) e da Lions Club Bronte Biancavilla e Catania Stesicoro Centrum.
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