Verona è una meta particolarmente gettonata per le visite didattiche: una preparazione attenta permette infatti di ripercorrere, in un interessante esperienza culturale, tutte le diverse epoche che si sono succedute lasciando le proprie tracce nel tessuto urbano. Non a caso, i diversi bed and breakfast e agriturismo del centro di Verona hanno scoperto il filone del turismo culturale, e offrono diversi pacchetti che includono anche tour guidati. La presenza dell’insediamento militare romano è ancora ben visibile: la città è infatti sviluppata secondo schemi urbanistici tipici delle tradizioni romane, con un reticolato, un decumano e un foro ancora oggi ben riconoscibili, in virtù dei numerosi reperti. L’epoca imperiale ha inoltre lasciato in eredità edifici spettacolari, come il famoso teatro romano, le facciate decorate delle porte, l’Arco dei Gavi, l’Arena, le domus con i pavimenti ricoperti di mosaici. Persino la decadenza dell’Impero emerge dai resti presenti a Verona: fra i vicoli della città si possono ancora trovare tratti del Muro di Gallieno, che venne edificato in tempi incredibilmente rapidi – solo sei mesi, nel 265 a.C. – da una popolazione atterrita dalle invasioni barbariche, e non mancano neppure tracce delle prime strutture di culto paleocristiane, rinvenuti nel complesso del Duomo. D’incredibile interesse – anche per una gita diversa dal comune – sono i reperti presenti nel sottosuolo: tra le varie possibilità, ci sono i resti di una domus romana rinvenuta alcuni metri sotto il piano stradale. Si possono ammirare dall’alto i resti dell’impluvium e del suo colonnato, le stanze con pavimentazione a mosaici geometrici policromi, il sistema di riscaldamento ad ipocausto. La struttura risale alla seconda metà del I secolo avanti Cristo.
Piazza delle Erbe era in origine il foro della città: nelle fondamenta di uno degli splendidi edifici ivi presenti – attualmente occupato da un ristorante – si trovano i resti del tempio principale (il capitolium): costruito a metà del I secolo a.C., è dedicato a Giove, Giunone e Minerva. È proprio dalla scoperta di questi resti che ebbe inizio una lunga serie di scavi, premiati con numerosi ritrovamenti. Sempre nella zona di Piazza Erbe si può osservare un’area sotterranea che conserva resti della curia romana.
Le stesse invasioni barbariche – frequenti, in virtù della posizione strategica della città – in epoca altomedioevale hanno lasciato numerose interessanti tracce: nella chiesa romanica di San Zeno è ad oggi ancora presente un particolare accostamento di sacro e profano tipico della cultura medioevale, ancor oggi visibile nel duomo in virtù delle numerose ricostruzioni che seguivano ogni razzia (e furono numerose). Sulla facciata si possono vedere rappresentazioni bibliche, ma anche allegorie del duello fra Odoacre e Teodorico, mentre sul portale si possono ammirare numerose figure derivanti dall’inquietante immaginario medievale.
Nel 1405 Verona fa atto di sottomissione a Venezia, sancendo di fatto la sua marginalità nel contesto italiano. A causa di ciò, il Rinascimento inizia in ritardo rispetto ad altri centri urbani, seppur con caratteristiche peculiari.