Gli esami di maturità 2021 hanno preso il via il 16 giugno, esami che quest’anno prevedono esclusivamente un colloquio orale. Il colloquio orale verte su un elaborato che gli studenti hanno avuto modo di preparare nel corso degli ultimi mesi di scuola, nonché sull’Educazione Civica e sui PCTO – Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
Sono già molti i maturandi che hanno concluso il loro colloquio. Stando ai dati che sono stati raccolti dalle interviste fatte fuori dagli istituti scolastici, sembra che la maggior parte dei maturandi abbia trovato l’esame piuttosto semplice e la commissione comprensiva e disponibile. Non è stato così però per tutti ovviamente e il rischio di ottenere un voto più basso rispetto a quello che ci si aspetti esiste, così come esiste il rischio di essere bocciati. Che cosa possono fare gli studenti in questi casi?
La possibilità di fare ricorso
Sì, gli studenti possono fare ricorso, sia nel caso di un voto basso rispetto alle loro aspettative, sia nel caso di una bocciatura. Il ricorso però deve essere ben giustificato. Gli studenti quindi devono dimostrare che la commissione ha commesso degli errori oppure che sono state fatte delle vere e proprie ingiustizie.
Uno studente che non ha mai lavorato bene durante il corso dell’anno, che ha dimostrato di avere delle lacune importanti, il cui elaborato non era in linea con la qualità richiesta il ricorso non ha ovviamente alcun senso, soprattutto se il trattamento a lui riservato è stato esattamente lo stesso riservato a tutti gli altri studenti. Se invece emergono irregolarità, decisioni del tutto illogiche, trattamenti diversi a seconda degli studenti presenti davanti alla commissione, una mancata oggettività e simili altre circostante, il ricorso merita senza dubbio di essere portato avanti.
Come fare ricorso
Gli studenti che desiderano fare ricorso al TAR possono farlo entro e non oltre 60 giorni dalla data in cui l’esame di maturità è stato effettuato. È importante ricordare che per poter effettuare il ricorso al TAR, è necessario avvalersi dell’aiuto di un avvocato, meglio se specializzato in diritto amministrativo. Come è ovvio che sia, affidarsi ad un avvocato ha un costo molto importante. Impossibile indicare quale sia la spesa che è necessario sostenere, dipende infatti dalla parcella dell’avvocato. Possiamo in generale affermare che si va dai 3.000 ai 5.000 euro circa, una spesa importante. Proprio perché il ricorso ha un costo elevato, è bene essere certi che delle irregolarità siano effettivamente state commesse. L’anno passato ad esempio un ragazzo che aveva preso 95/100 aveva fatto ricorso al TAR, sicuro di aver subito un’ingiustizia. Alla fine infatti la commissione ha deciso di rivedere la sua decisione, dando come votazione 100/100.