Millennials nativi digitali, amano App veloci e social istantanei

A tutta velocità, sembrerebbe il motto dei Millennials nativi digitali. Se fino all’invasione di Internet ci si accontentava di tutto pur di poter comunicare con qualcuno dall’altra parte del mondo, ora aspettare che una pagina impieghi più di qualche secondo a caricarsi sembra un’infinità e la decisione inclemente è quella di abbandonare subito il sito. I giovani Millennials amano la velocità, cercano App rapide e performanti, social su cui essere presenti tutti insieme in tempo reale e comunicare…alla velocità della luce.

Velocità e comunicazione in tempo reale: ecco dove sono i Millennials

E non a caso, l’App che da questo punto di vista ha superato anche Twitter e Facebook in fatto di utenti e visualizzazioni giornaliere è Snapchat, che punta tutto proprio sulla velocità. 150 milioni di utenti giornalieri e 10 miliardi di visualizzazioni video quotidiane, il nuovo social permette di inviare testi, foto, immagini, video che però rimangono visualizzati solo per pochi secondi. Chi c’è, c’è. Si tratta di App concepite e nate esclusivamente per device mobili, come cellulari e tablet, per permettere l’accesso ai giovani che amano essere sempre in giro e non di certo fermi al pc per ore.

Ma perché Facebook non attira più i giovani under 30 come successo invece 10 anni fa con  la generazione precedente? A quanto pare perché l’età media del social si è elevata e il ventenne di oggi proprio non ne vuole sapere di avere tra gli amici mamma e papà che, per quanto ne dicano, sono lì solo per controllare e monitorare messaggi e spostamenti.

Ed ecco allora che i giovani digitali migrano verso altre piattaforme, più divertenti, agili e dove riescono a trovare i loro brand preferiti e gli insider della moda che tanto li fanno impazzire (e che ben hanno capito dove posizionarsi per intercettare il loro target principale).

Se invece si cerca il target “con portafoglio”, allora ecco che bisogna alzare anche il livello d’età. E uno dei settori attualmente più floridi, a quanto sembra, è quello del gaming online, che attira un target tra i 40 e i 50 anni, disposti a spendere nel gioco online una media di 50 euro al mese. Da una parte social e pubblicità dunque, dall’altra casinò online e propensione alla spesa elevata: nell’attesa dei prossimi risvolti che potrebbero creare punti di intersezioni tra le due generazioni e i due stili di vita a confronto.