Sappiamo bene quanto sia importante al giorno d’oggi padroneggiare la conoscenza di uno o più idiomi oltre alla lingua madre. E questo perché una simile attitudine, oltre ad aprire porte interessanti nel mondo del lavoro a livello internazionale e non solo, consente anche di allargare i personali orizzonti interessandosi a culture diverse, più o meno vicine e simili alla propria. In genere, quando si intraprende un percorso scolastico votato all’apprendimento di lingue straniere si opta per lo studio dell’inglese, del francese o dello spagnolo (lingue che vengono reputate più utili ma anche più semplici da imparare).
Il tedesco resta molto spesso fuori dai radar e questo è un errore per tutta una serie di motivi che adesso passeremo in rassegna. Si pensa che, anche per via della sua scarsa musicalità che lo rende subito più ostico, il tedesco sia una lingua difficile e a tratti impossibile da imparare. E’ chiaro che nell’apprendimento del tedesco molto dipende anche dalla personale attitudine al suo studio, ovvero dal modo in cui ci si pone nei confronti dei testi di riferimento e della sua particolare struttura grammaticale. La cosa migliore da fare sarà prendere parte a un corso presso una realtà specializzata come Portalia Online School. Conviene imparare il tedesco perché è una lingua tra le più parlate in assoluto, basta pensare che sono ben 6 i Paesi d’Europa in cui è lingua ufficiale. Si tratta di Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Lussemburgo e Liechtenstein (inoltre è parlata nel Nord Italia e in particolare nel Trentino).
Gli studi e le difficoltà iniziali nello studio del tedesco
Molto spesso ci si fossilizza su alcuni luoghi comuni, che vorrebbero il tedesco impossibile da imparare a prescindere dall’aver fatto qualsiasi tentativo. Viene privilegiato spesso il francese per via di molte somiglianze relativamente a lessico e grammatica, anche se in realtà le difficoltà non mancano specialmente per quanto riguarda sia la pronuncia che l’ortografia. E l’inglese? Può sembrare più abbordabile se si ambisce a un livello da principianti, poi irregolarità ed eccezioni finiscono per prendere il sopravvento quando si intraprende un percorso più avanzato o intermedio.
Per quanto riguarda il tedesco invece, dopo un inizio più complesso che richiede un surplus di concentrazione e pazienza, le difficoltà si riducono. Il motivo è presto detto: la struttura sia della frase che dei periodi è piuttosto rigida rispetto all’italiano ma non vi sono grosse sorprese una volta appresi i rudimenti essenziali. Sarà comunque utile fare mente locale sul fatto che vi sono moltissimi vocaboli ‘vicini’ in tutto o in parte alla lingua inglese. Qualche esempio? Orange, sofa e ring sono parole riprese direttamente dall’idioma di Sua Maestà, mentre altre come ‘nacht’ ovvero ‘notte’ hanno somiglianze molto forti (d’altra parte queste lingue condividono le origini). Insomma, gli inizi sono sempre difficili e questa regola vale senza dubbio per l’apprendimento della lingua tedesca.
C’è chi impara una lingua straniera per arricchimento personale, chi per hobby e per il piacere di leggere oppure per viaggiare con un surplus di serenità. Naturalmente nella maggior parte dei casi una simile scelta è dettata da necessità di lavoro o di studio (studiare all’università per esempio). C’è differenza ovviamente tra il tedesco che si impara per andare in vacanza e quello necessario a portare avanti impegni di lavoro ma è tutta questione di costanza e di interessi oltre che di esperienza.
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