L’economia rispetti le ragioni della scuola.
Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
Anche la Commissione Istruzione del Senato, a maggioranza, ha espresso parere favorevole sugli schemi di Regolamento per Licei, Istituti tecnici e Istituti Professionali. I tre pareri sono corredati da osservazioni che non si discostano sostanzialmente da quelle già formulate dalla VII Commissione della Camera.
La CISL Scuola non può che ribadire quanto già dichiarato nei giorni scorsi, a partire dall’amara constatazione che, ancora una volta, sono mancate le condizioni per superare anguste logiche di schieramento. L’assenza, o l’insufficienza, dell’impegno a ricercare e favorire larghe intese su un tema di interesse generale come l’istruzione rende ancor più arduo sottrarre una riforma tanto attesa e tanto necessaria ai pesanti condizionamenti derivanti da politiche miopi, volte esclusivamente al contenimento della spesa.
La CISL Scuola ha sempre mantenuto, sul tema delle riforme, un atteggiamento responsabile e coerente col forte impegno speso, già nella passata Legislatura, a sostegno di un qualificato progetto di innovazione dell’intero II ciclo di istruzione.
Coerenza e responsabilità che tuttavia nessuno può intendere come disponibilità ad accettare un cambiamento “ad ogni costo”: in questo senso ci siamo espressi con chiarezza, ponendo precise condizioni alle quali si lega in modo decisivo la nostra valutazione su tempi e modi di attuazione della riforma.
Abbiamo chiesto un avvio contestuale per le tre tipologie di percorso; un avvio limitato alle sole classi prime, con garanzia di reale continuità secondo gli attuali modelli per le classi successive, che non possono vedere stravolto, insieme ai quadri orari, il loro impianto curricolare.
Non può essere ragionevolmente negato il rispetto di un criterio di gradualità, che è indispensabile seguire per non stravolgere la fisionomia e per non compromettere la qualità dei percorsi formativi a suo tempo liberamente scelti dagli alunni e dalle loro famiglie: le ragioni dell’economia possono e devono comporsi con questa esigenza primaria. Su questo chiediamo al governo di assumersi fino in fondo le sue responsabilità.
Al Ministro dell’Istruzione, nel frattempo, chiediamo di essere urgentemente convocati, prima della definitiva approvazione dei Regolamenti da parte del Consiglio dei Ministri, come già previsto in occasione del precedente incontro tecnico al MIUR.
Roma, 28 gennaio 2010
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola