Requisiti di accesso al concorso scuola docenti 2019

Sta per cambiare qualcosa in seno all’assunzione dei docenti nella scuola italiana. A quanto pare i concorsi verranno attivati solo ed esclusivamente per il numero dei docenti necessari per la scuola, quelli che effettivamente quindi poi verranno assunti. Niente più graduatorie e liste di attesa quindi, così che le assunzioni abbiano luogo solo ed esclusivamente attraverso il concorso, così da riuscire ad alleggerire una situazione che nel corso degli anni è diventata sin troppo pesante, dando maggiore ordine ad un sistema che in questi anni ha vissuto invece nel caos più totale. Non è tutto, ci saranno anche alcune novità per quanto riguarda i requisiti di accesso al concorso.

Per il concorso scuola docenti 2019 i requisiti necessari saranno:

  • Essere in posseso di una laurea che dia accesso all’insegnamento. Potranno prendere parte al concorso coloro che hanno conseguito una laurea secondo il vecchio ordinamento oppure una laurea specialistica o magistrale, sempre che il percorso di studi abbia consentito di ottenere tutti i CFU utili per accedere alle classi di concorso. Non potranno quindi accedere al concorso coloro che sono in possesso solo della laurea triennale.
  • Essere in possesso della laurea è requisito indispensabile, mentre viene abolita la necessità di essere in possesso dell’abilitazione all’insegnamento.
  • 24 CFU. I 24 crediti in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche dovranno necessariamente essere stati conseguiti da coloro che decidono di partecipare al concorso per la scuola secondaria, secondo quanto esposto nel decreto del 10 agosto 2017, n. 616.
    Questo perché la conoscenza di queste materie è considerata oggi di fondamentale importanza nella formazione di un docente. Ci sono però delle eccezioni. Saranno infatti esonerati dai 24 CFU nel concorso scuola docenti 2019 coloro che sono in possesso di titolo abilitante e coloro che durante gli ultimi 8 anni hanno maturato 3 anni di servizio. Da ricordare che queste due categorie di soggetti hanno il 10% dei posti riservati.

Per quanto riguarda le prove del concorso, sembra che saranno tre:

  • Prova scritta per valutare le conoscenze di una specifica disciplina. La disciplina in questione verrà scelta direttamente dal candidato, tra quelle della classe di concorso a cui ha deciso di partecipare. Gli insegnanti di lingue non potranno scegliere, perché loro dovranno necessariamente superare una prova relativa alla lingua di insegnamento.
  • Seconda prova scritta, dedicata esclusivamente a coloro che hanno superato la prima. Si valuterà il livello di conoscenza delle discipline antropo – psico – pedagogiche e di metodologie e tecnologie didattiche, le discipline cioè per le quali sono richiesti i 24 CFU.
  • Prova orale. Il candidato durante la prova orale dovrà dimostrare di avere ottime conoscenza anche delle altre discipline della sua classe di concorso e deve confermare la conoscenza della lingua straniera di Livello B2 del Qcer e le abilità informatiche di base. Possibile anche che venga richiesta una prova pratica.

In questi giorni è stato reso noto che il concorso avrà effettivamente luogo nel 2019, anche se per il momento non è stata confermata nessuna data. Sottolineiamo che i concorsi saranno disponibili solo per le regioni e solo laddove sia presente una vera disponibilità. Inoltre si tratterà di un concorso che porterà ad un assunzione con vincolo di 5 anni nella regione di riferimento. Dettagli maggiori potranno essere ottenuti solo dopo la definitiva approvazione in Legge di Bilancio. La legge dovrebbe essere approvata entro il 31 dicembre 2019.