Scuola e Sport, uniti nell’adolescenza

L’adolescenza è una fase della vita fondamentale per ogni uomo o donna, è proprio all’interno di questo periodo che creiamo e forgiamo il nostro carattere, affrontiamo le nostre paure e cerchiamo di ritagliarci il nostro posto nel mondo.

Ma dov’è che l’adolescente attua questo suo processo di sviluppo individuale?

Molto probabilmente a scuola.

Più che in famiglia, il bambino passa la maggior parte del tempo, seduto tra i banchi di scuola. La famiglia ovviamente resta importantissima, ma per lo sviluppo personale, il rapporto di iterazione tra insegnante ed alunno e tra l’adolescente ed i suoi coetanei compagni di scuola appare fondamentale.

Ogni attività scolastica offre al ragazzo nuovi elementi, nuovi spunti, sui quali affermare le proprie idee e sviluppare una propria indole. Una scuola capace di favorire la corretta crescita fisica e psicologica, dovrebbe coniugare alla classica attività di studio classica, altre attività extracurriculari, in grado di stimolare mente e corpo dei ragazzi.

Una di queste è rappresentata dall’efficace e positiva pratica di sport. L’adolescenza è il momento in cui creare, mettere, irrobustire le proprie radici sportive, utili per poter tentare la carriera da professionista. Ciò è confermato anche da professionisti del settore come ad esempio il Mental Coach Mauro Pepe, il quale, nel proprio blog Vinci con la Mente, mette in risalto proprio la preziosità e l’importanza di questa delicata fase della vita.

In Italia, purtroppo, la scuola è vista e considerata, molto spesso, solo come un luogo dove indottrinare le menti acerbe degli alunni attraverso lezioni statiche, noiose e obsolete, non adatte alle menti dei giovani, i quali, all’interno di un’epoca colma di nuove tecnologie, sono abituati a forti ed immediate interattività e sempre più restii ad assimilare mnemonicamente le nozioni.

Lo sport realmente e correttamente praticato all’interno delle scuole, cosa che non solo negli Stati Uniti, ma anche nel resto dell’Europa, è già abbondantemente diffuso, aiuta l’adolescente in ogni ambito della propria vita. I benefici sono davvero innumerevoli e appartenenti sia all’ambito fisico che intellettuale.

Sul piano fisico, iniziando la pratica sportiva in tenera età, si sollecita lo sviluppo corporea e motorio del proprio organismo. L’elasticità muscolare e le capacità motorie in generale, ad esempio, sono alcune di quelle proprietà che riceve maggiori benefici.

Sul piano psicologico, lo sport svolge davvero un ruolo fondamentale nella formazione di una propria personalità, nella creazione di motivazioni personali e nelle capacità socio-relazionali. Se da un lato la sana competitività e la ricerca di superare i propri limiti, forgiano le proprie convinzioni e la voglia di vincere, di superare le difficoltà e di migliorarsi sempre più; l’elemento della squadra sportivi, insieme al ruolo rivestito dall’allenatore, produce nell’adolescente le prime doti socio-relazionali. Egli inizia a ritagliarsi un proprio spazio nel mondo, proprio ritagliandosi un proprio primo spazio all’interno di un gruppo, unito e volto allo scopo di raggiungere un medesimo risultato.

Motivazioni, voglia di vincere e di credere in se stessi, capacità di conoscere e superare i propri limiti, questi e molti altri concetti trasmessi dal mental coach a tutti gli sportivi professionisti, potrebbero iniziare ad essere trasmetti all’adolescente, già all’interno delle mura scolastiche ed in un’età maggiormente favorevole al recepire nuove informazioni e nozioni.

Uno sviluppo corretto della mente e del corpo del bambino non può prescindere dallo sviluppo corretto della concezione italiana della funzione scolastica.