Manifestazione nazionale del 25 Settembre
Siete pronti per una nuova grande manifestazione nazionale contro i tagli della “riforma Gelmini”?
Quando?
L’appuntamento è per venerdì 25 alle ore 17.00, sotto la sede Rai della propria regione o, in alternativa, sotto gli uffici di sindaco, presidente di provincia o di regione. Ciascun comitato provinciale e regionale potrà scegliere autonomamente la sede in cui manifestare.
Come?
La proposta è presentarsi vestiti a lutto, indossando però, al posto dei calzoni, un paio di mutandoni. Si suggerisce di portare con sé anche una bara di cartone, con affisso il cartello “Scuola italiana”, e qualche pianta di crisantemi da donare al direttore della redazione regionale della Rai, al sindaco o al presidente di provincia o regione. A docenti e studenti, ridotti in mutande dai tagli del governo, non resta altro, infatti, che celebrare assieme il funerale della scuola italiana. Si tratta senza dubbio di una protesta ad effetto, capace di attrarre l’attenzione di stampa ed opinione pubblica.
Perchè?
Le nostre richieste al governo sono semplici ma decise:
1) bloccare immediatamente la “riforma Gelmini”, che colpisce i lavoratori precari e riduce i servizi agli studenti;
2) aprire finalmente una discussione con docenti e studenti, per costruire assieme una vera riforma della scuola in grado di valorizzare le competenze dei docenti e garantire alle future generazioni una formazione di qualità.
Organizzazione
Ogni gruppo che vorrà promuovere sul suo territorio questa forma di protesta dovrà:
1) comunicare la propria adesione scrivendo a docentiprecari@gmail.com ed indicando ora, sede e modalità stabilite per la manifestazione, assieme ad un riferimento (numero di telefono o email)
2) avvisare quanto prima, o comunque entro il 23 settembre, la questura della città in cui intende manifestare, trasmettendo tutte le informazioni necessarie alle forze dell’ordine per autorizzare l’iniziativa (luogo di ritrovo, percorso dei manifestanti, etc.)
3) informare con qualche giorno di anticipo tutti i giornali e le emittenti locali, in modo che possano mandare un loro inviato
4) entrare in contatto con le associazioni degli studenti, dei genitori, degli insegnanti e del personale scolastico presenti nel territorio, chiedendo loro di partecipare alla protesta
5) documentare attraverso foto e riprese video la manifestazione, in modo da pubblicare poi tutto il materiale su internet (all’interno di siti personali, su youtube o anche direttamente nel nostro blog, inviandole a docentiprecari@gmail.com )
Più numerosi saremo e più riusciremo ad attrarre l’attenzione dei mass media, più sarà la nostra forza e dunque la capacità di fare pressione sulle scelte del governo.
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