Con la circolare n. 378 del 25 gennaio il MIUR ha cancellato l’obbligo di adozione sessennale nelle scuole. Uno strumento che provava a mantenere i costi dei libri sotto una certa soglia, evitando cambi annuali di edizioni identiche, contenendo parzialmente il fenomeno del caro-libro. Un attacco spudorato al diritto allo studio.
“E’ uno scandalo che il Ministero abbia cancellato così in sordina l’obbligo di adozione per sei anni dei libri – dichiara Roberto Campanelli, coordinatore nazionale Unione degli Studenti – per quanto ritenessimo questo strumento insufficiente a combattere il caro-libri, era pur sempre una forma di contenimento. Con questo gesto il ministro Profumo si è schierato apertamente dalla parte delle lobby editoriali e contro il diritto allo studio degli studenti”
“Siamo stati rintronati per un anno dal Ministro che parlava di digitalizzazione dei libri di testo e modernizzazione – prosegue nella nota l’Unione degli Studenti – ed ora ci troviamo nella stassa situazione di un anno fa, senza aver fatto un solo passo avanti, anzi compiendone indietro. In tempi di crisi è inammissibile che si sdoganino in questo modo le minime garanzie per chi studia!”
UNIONE DEGLI STUDENTI